Francesco, napoletano, dal campo alla malattia: “Sto morendo ma non so per cosa”
Mag 20, 2016 - Federica Barbi
Quando giocava a calcio, il suo nemico era in campo, poteva essere forte, ma non faceva poi così paura. Ora, il suo nemico non ha un volto, né un nome. Un po’ come dover segnare a un avversario che non ha una porta o come dover parare un tiro ad occhi chiusi, senza poter capire da che lato provenga. E’ questa la storia di Francesco Santonastasio, 30enne di Napoli, che ha trascorso molti dei suoi anni militando in squadre di Eccellenza e C1 tra Abruzzo e Marche, fino a quando il suo corpo non ha iniziato ad andare per conto suo. Sempre di più, e senza una spiegazione.
Tutto cominciò nel 2012, quando si sottopose ad un’operazione al legamento crociato e contrasse il Citomegalovirus e l’Eb virus. Dopo una massiccia cura antibiotica, però, sembrava aver superato il problema. Torna ad allenarsi, ma qualcosa non va. Al minimo sforzo fisico il suo corpo va in tilt: mal di testa fortissimi, dolori al torace e sensazioni di stordimento. Sospende le attività fisiche, ma non basta: “I sintomi sono aumentati e la mia condizione è peggiorata di giorno in giorno. Sono arrivate anche le vertigini, la tachicardia e le palpitazioni. Di fronte a tutto questo i medici erano completamente spaesati come lo sono ancora oggi”.
Così, dal 2013, Francesco si divide tra il letto d’ospedale e quello di casa. Il suo corpo ha un’autonomia di pochi minuti, giusto il tempo di mangiare e andare in bagno. Molti medici lo hanno visitato, molti ospedali lo hanno ricoverato, ma tutti lo hanno liquidato con l’elenco dei sintomi senza la loro causa. Intanto, il quadro clinico peggiora: milza ingrossata, la pancreatite, il prolasso della valvola mitrale, polipi all’intestino, polmonite da inalazione. “Sto sempre peggio e la cosa più brutta è che non conosco cosa mi fa stare così. Voglio sapere cosa mi sta uccidendo”.
L’unica nota lieta del suo calvario è Tina, infermiera di uno dei tanti ospedali che Francesco ha girato. E’ diventato il suo amore, la sua unica certezza ed è anche per lei che vuole riprendersi la sua vita: “Con lei voglio una famiglia”. Con Tina ha anche girato un video in cui spiega la sua malattia in maniera originale, quasi a volerla esorcizzare.
Per Francesco è nato anche un progetto di crowdfunding, per raccogliere fondi e aiutarlo a conoscere, finalmente, la verità. Perché come puoi sconfiggere il tuo nemico se non sai nemmeno contro chi stai combattendo?