Avevano fatto scalpore le dichiarazioni del pentito riguardo i rifiuti tossici seppelliti sotto le abitazioni nella zona tra Licola e Giugliano.
Nuove dichiarazioni di qualche settimana fa del’ex boss pentito Nunzio Perrella con nuovi dettagli inquietanti. Sono circa 250 villette di Licola, oggi abitate e costruite negli anni ’80 sopra i rifiuti tossici dell’Italsider. Il luogo indicato dal pentito è via Madonna del Pantano, nei pressi dell’incorocio con via San Nullo. Tante famiglie che vivono inconsapevoli di avere sotto le proprie case una vera e propria bomba ecologica.
Secondo quanto riportato da Ilcorrieredellasera.it, lì si trovava una cava di tufo dove poi furono sversate abusivamente tonnellate e tonnellate di olii esausti provenienti dall’Italsider di Bagnoli e ceneri dell’Enel, opera del clan Mallardo. Circa 250 villette a due piani da 200 metri quadrati ciascuno, abitate da professionisti, media borghesia e poco distante una caserma dei carabinieri, ma il traffico dei camion che scaricavano illegalmente non è stato notato da nessuno.
Ora l’indagine si concentrerà sulle villette di Giugliano, ma il passo successivo sarà andare in giro per l’Italia con Nunzio Perrella per scovare rifiuti sepolti, di cui ancora si ignora l’esistenza.