Rapine e aggressioni sull’asse mediano. Ecco la truffa del padre di famiglia
Mag 23, 2016 - Claudia Ausilio
Sono tante le truffe ai danni degli automobilisti, dopo quella dello specchietto arriva quella del padre di famiglia, dove vittime preferite sono le ragazze e i giovani neopatentati.
Il malcapitato viene leggermente tamponato, poi l’auto dei truffatori accelera e lo fanno accostare. Ma nell’auto incriminata oltre al guidatore, c’è anche un bambino (solitamente sul sedile passeggeri), che crea fiducia nella vittima designata, che si ferma e in quel momento viene minacciata con un coltello o una pistola e rapinata anche dell’auto.
Una variante avviene nelle aree di sosta, oppure con la vettura dei rapinatori che arriva poco dopo il tamponamento. Tale genere di raggiro è molto diffuso nel napoletano, soprattutto sull’asse mediano, ma non si esclude che possa attuarsi anche in altre parti d’Italia.
Cosa fare per evitare di cadere in questi inganni? Annotare subito il numero di targa e chiamare la polizia municipale o stradale. Una truffa sicuramente difficile da individuare perché agisce sul fattore psicologico, in quanto chi sospetterebbe di un padre di famiglia?