Prima sporcata, poi rimossa, aggiustata, riposizionata e ora nuovamente “profanata”. La targa dedicata a Ciro Esposito, esposta a Tor di Quinto, sta vivendo una vera e propria odissea.
Dopo lo splendido gesto di un tifoso dell’Hellas Verona, Marco Dibbi, che ha riportato al suo posto la targa dopo averla ripulita dalla vernice rosso sangue con cui era stata imbrattata, qualcuno l’ha fatta in mille pezzi.
La mamma di Ciro, Antonella Leardi, non ne può più e si è sfogata così: “Evitiamo altro odio e violenza. Non bisogna fare di tutta un’erba un fascio. Non voglio che il nome di mio figlio venga ulteriormente oltraggiato e scempiato“.
La donna, per preservare la lapide da ulteriori atti di vandalismo, ha chiesto che “venga apposta a piazza Ciro Esposito a Scampia, onde evitare ulteriori atti vandalici. Certo l’amarezza è tanta, ma il nome di Ciro è già stato infangato abbastanza. Il dolore è già tantissimo e nessuno potrà ridarci indietro nostro figlio”.