E’ accusato di sfruttamento della prostituzione minorile e di aver rapinato una villa, l’albanese finito in manette a Villa Literno – paese in provincia di Caserta – dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Marcianise. Si chiama Koleci Asim ed è un 29enne senza fissa dimora, nonostante i più di 100mila euro intascati grazie ai suoi loschi affari, con la complicità di altri due soci, anch’essi di nazionalità straniera.
Su di lui – come rivelato dall’edizione odierna de IlMeridianoNews – pendeva già un’ordinanza di custodia cautelare risalente al maggio 2015 ed emessa dal tribunale di Napoli per aver istigato alla prostituzione una minorenne di origini rumene. Quest’ultima era stata tra l’altro costretta a sborsare ben 20mila euro come anticipo dei futuri guadagni che avrebbe tratto dalla sua attività per le strade del napoletano e del casertano.
Ben più lauti, tuttavia, per l’uomo di Villa Literno, sono stati i guadagni relativi allo sfruttamento di un’altra donna, anch’essa proveniente dalla Romania, alla quale per giunta sarebbero stati sottratti interamente tutti i ricavi quotidiani. Così Koleci Asim e i suoi soci, un albanese ed un rumeno, avrebbero incassato un totale di ben 100mila euro.
Come se non bastasse all’arrestato di Villa Literno – oltre al reato di sfruttamento della prostituzione (nel primo caso minorile), viene contestato anche il reato di furto, commesso in una villa ubicata in quel di Avellino nel 2012 e che gli era già valso un provvedimento restrittivo emesso dalla Procura della Repubblica della provincia irpina. Finalmente, però, dopo alcuni anni e molti crimini per Koleci Asim sono scattate le manette e difficilmente potrà liberarsene nel giro di pochi anni.