E’ sulle note di un “Giorno all’improvviso” che è stata inaugurata la targa commemorativa di Ciro Esposito, nella sua Scampia, accanto ad un murales che lo ritrae sorridente e felice tra i colori del suo Napoli.
Tra applausi e lacrime è stata scoperta la lapide che ricorda i 50 giorni di calvario del giovane tifoso partenopeo che si conclude con un messaggio d’amore e di pace: “Qui la violenza non c’è, tutto è azzurro come il mio Napoli. Ora io vi saluto, qui riposo in pace. Ciro non va dimenticato perché per il Napoli si è sacrificato. Mo lasciatemi andare, mi aspettano allo stadio, dove razzismo, odio e delinquenza non possono entrare“.
Nel secondo anniversario della sua morte, al centro di piazza Giovanni XXIII, è stata così installata la copia della targa commemorativa dei fatti avvenuti il 3 Maggio del 2014 vandalizzata a Tor di Quinto, nelle scorse settimane.
La giornata è stata occasione anche da parte del sindaco Luigi de Magistris per annunciare un’altra cosa importante: a lui verrà dedicato il Parco di Scampia. “Il messaggio più bello è stata la testimonianza dei familiari che hanno trasformato un momento di dolore immenso, senza fine, in un’energia vitale di amore, di pace e di iniziative di solidarietà. Ma questi due anni sono stati esempio non solo per Napoli“.
“Adesso ricorderemo Ciro Esposito, – ha continuato il sindaco – infatti lanceremo queste due iniziative: uno è il premio, per il prossimo campionato, per la migliore tifoseria e il secondo è la procedura come toponomastica di intestare il Parco di Scampia a Ciro Esposito“.
Ma le parole più attese sono state quelle di Antonella Leardi, mamma di Ciro, diventata da subito il simbolo di pace e di lotta all’odio: “Oggi lancio come sempre un messaggio d’amore, che ciò che doveva portare via la vita sta portando vita invece a tante persone. L’amore vince sempre sul male, il mio unico messaggio: bisogna sconfiggere il male con l’amore“.