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Nuova legge sull’Olio extravergine: ecco cosa bisogna sapere prima di acquistarlo

L’Italia segue le direttive europee: il Parlamento ha accolto con 208 voti favorevoli (e 103 contrari) la legge che modifica l’etichetta dell’Olio extravergine di Oliva. Prima di tale modifica, la bottiglia d’olio doveva necessariamente riportare in etichetta il TMC, ossia il Tempo Minimo di Conservazione dalla data di imbottigliamento, mentre ora il tutto verrà sostituito dal generico “da consumarsi preferibilmente entro….”.

Il TMC considerato idoneo dall’Italia è di 18 mesi: cioè bisogna consumare l’olio entro i 18 mesi che trascorrono dalla data di imbottigliamento. Importante, tuttavia, sapere che dopo tale scadenza, l’olio non è nocivo per la salute, né rappresenta alcun pericolo per l’individuo: esso perde però tutte le proprietà organolettiche che lo rendono un elemento essenziale di una buona dieta mediterranea, come gli antiossidanti e le vitamine.

In molti stanno protestando contro la legge che prevede tale cambiamento, tanto è vero che anche all’interno dello stesso Parlamento ci sono state forti proteste da parte del Movimento 5 stelle e di Forza Italia, i quali consideravano il passaggio un danno per i consumatori.

Tuttavia, la questione è molto sottile: la data indicata, finora, dalle aziende produttrici di olio era quella di imbottigliamento. E non quella di produzione: questa è una differenza molto importante. Un olio poteva anche essere stato prodotto, dai più furbi, un anno prima dell’imbottigliamento e avrebbe avuto la stessa data di scadenza di un olio prodotto da un piccolo agricoltore che aveva, invece, imbottigliato il prodotto nello stesso giorno della produzione.

Pertanto, la situazione che fino ad oggi vigeva non era delle più trasparenti, ma poteva regalare ai disonesti un alone di ambiguità dietro il quale nascondersi.

D’altro canto, le nuove regole stabilite non sono, certamente, limpide come un buon olio d’oliva: poiché accanto al “consumarsi preferibilmente entro….” non vi sarà comunque riportata alcuna data di produzione, né di imbottigliamento.

Insomma, l’olio di Oliva nostrano ne sta passando tante, compreso l’aumento delle importazioni dell’olio Tunisino permesso da un provvedimento della Comunità europea.

Per avere maggiore sicurezza dunque, circa l’acquisto di tale prodotto, è sempre meglio orientarsi verso i piccoli produttori o comunque agricoltori che non hanno a disposizione molti spazi per conservare l’olio prodotto a lungo, prima dell’imbottigliamento.