Diventare pianta, quadro o libro dopo la morte? A Napoli è possibile. Ecco dove
Lug 06, 2016 - Domenico Ascione
Napoli – Abbiamo parlato, tempo fa, della sorprendente offerta di un’agenzia di pompe funebri napoletana: si tratta di un’urna per ceneri completamente biodegradabile, da poter sotterrare ovunque senza alcun impatto ambientale e che, in alcuni casi, poteva addirittura generare una pianta. La notizia è stata accolta con curiosità e, in molti casi, da scetticismo sulla reale possibilità di un simile trattamento. Così, siamo andati dall’impresa in questione per scoprire i segreti di questo servizio mortuario.
L’agenzia di pompe funebri della famiglia Tammaro, tramandata di generazione in generazione in zona Arenella, a Napoli, ha, effettivamente, introdotto a Napoli questo procedimento di cremazione. Si tratta delle urne Bios, prodotte in Francia, e siamo riusciti a toccarne con mano un modello (fortunatamente ancora vuoto). All’interno della confezione c’è l’urna, evidentemente composta da materiali facilmente assimilabili dal terreno, terriccio e, persino, i semi della futura pianta. I resti del caro estinto fungeranno, in questo modo, da concime, creando, anche dopo la morte, nuova vita in una pianta od un albero.
La ditta Tammaro viene incontro anche a chi, non volendo finire, comunque, nella terra, rincorre la volontà romantiche che i suoi resti vengano dispersi in mare. L’urna adatta a questa richiesta è composta unicamente da materiali che si sciolgono e disgregano in acqua, consentendo di rispettare le ultime volontà senza arrecare alcun danno al nostro bellissimo mare. Tuttavia, come la famiglia Tammaro sa bene, la fantasia delle persone è sempre incredibilmente estesa quando si parla del tanto temuto trapasso. L’azienda, grazie alle più recenti tecnologie, riesce a stare sempre al passo con le richieste.
Dall’ormai inflazionato diamante creato con i resti di carbonio provenienti dal caro estinto, si arriva, addirittura, a poter creare un quadro con le ceneri: i resti di un nostro amato parente potranno essere esposti anche nel salone di casa senza che nessuno trovi la cosa di cattivo gusto. Per gli amanti dei libri, inoltre, è appena arrivata un’interessante novità. Si tratta di urne a forma di libro, da poter infilare nella libreria, talmente ben mimetizzate che nessuno, salvo tirarle fuori, potrebbe notare la differenza con le opere cartacee.
Tante idee interessanti, ma chi può dare la sicurezza che le ceneri esposte, piantate o disperse siano effettivamente quelle della persona amata? Si sentono spesso, in questa materia, scandali su ceneri false e cari estinti sostituiti. I Tammaro hanno brevettato una semplice quanto geniale invenzione per levare ogni dubbio sull’identità del defunto. Si tratta di due placchette di metallo a forma di tessere di un puzzle, recanti entrambe lo stesso codice numerico. Quando prima che la bara venga sigillata, una delle due placchette viene messa al suo interno: al momento della cremazione, il particolare metallo resiste al calore, fornendo, col suo codice, la prova dell’appartenenza delle ceneri.
Per quanto possa sembrare strano in un paese tanto legato alla tradizione cristiana della tumulazione, secondo i dati forniti da Salvatore Tammaro, titolare dell’azienda, su 10.000 clienti annuali il 60% sceglie la cremazione. Numeri dovuti, oltre che ad un fattore puramente personale e sentimentale, alla convenienza in termini economici di quest’ultima procedura, rispetto ai soliti oneri dovuti al Cimitero. Dati significativi che fanno riflettere sul sempre meno bisogno di mastodontiche strutture cimiteriali. Tuttavia, rimane un problema: proprio per la nostra tradizione cristiana, capita spesso che chi muore senza lasciare chiare ed ufficiali dichiarazioni venga automaticamente tumulato per scelta dei parenti, per evitare complicazioni. Del resto non tutti possono permettersi un testamento apposito o un atto certificato di questo tipo.
Per questo motivo, su iniziativa anche della famiglia Tammaro, è nata l’Asso.Crem., un’associazione volta a informare sui vantaggi di una eventuale cremazione e, cosa più importante, che permette di manifestare la propria volontà sulla futura ed ultima destinazione senza bisogno di atti notarili. Agli associati viene fatto compilare un modulo nel quale si specifica la volontà di essere cremati, le modalità di dispersione delle ceneri o altri particolari. I parenti non potranno contraddire questa dichiarazione ufficiale. Il tutto, con una quota annuale associativa di 25 euro.