Ieri in concomitanza con la fine del Ramadan, centinaia di musulmani si sono riuniti in preghiera in alcune piazze di Napoli, tra cui Piazza Mercato, presso la quale si è diretto il sindaco partenopeo Luigi de Magistris per fare un saluto alla comunità islamica; il primo cittadino, ha voluto sottolineare, inoltre, anche con un post sulle pagine social, l’essenza di Napoli, città di pace, accoglienza e solidarietà e l’importanza di chi raggiunge Napoli, che diventa una risorsa per la nostra terra, culla multiculturale e di scambio.
Tuttavia, quello di de Magistris non è un pensiero condiviso: in via Lavinaio, infatti, le proteste di alcuni cittadini napoletani contro la massiccia presenza islamica, sono arrivate a bloccare le strade. Alcuni cittadini partenopei, infatti, non hanno visto di buon occhio, l’iniziativa musulmana, la quale desta preoccupazione a causa dell‘allarme terrorismo.
Allarme fomentato e sostenuto dai media mondiali e da parte di quella politica che, a prescindere da ogni verità, poggia le basi della propria campagna sul tema immigrati e soprattutto sulla questione islamica.
Infatti, molte lamentele hanno riguardato la possibilità che tra i presenti ci fosse qualche pedina del terrorismo internazionale: la paura, figlia legittima dei nostri tempi, cresce robusta in una società che, al contrario, avrebbe bisogno di armonia e collaborazione da parte di chi il potere non ce l’ha, ma la possibilità di cambiare le cose sì.