Napoli – Le banchine del molo, si sa, non sono un luogo particolarmente sicuro, specialmente per chi ha difficoltà motorie: le passerelle sono a ridosso del mare, spesso umide e scivolose, non offrono alcuna protezione o parapetto per chi rischia di cadere. L’ha scoperto a sue spese un 52enne napoletano affetto da sclerosi multipla. L’uomo, nonostante non abbia più l’uso delle gambe e sia costretto a vivere a bordo della sua moto elettrica per muoversi, non ha mai voluto rinunciare alla sua più grande passione: la pesca. Così, a bordo del suo mezzo di locomozione, si recava ogni giorno sul porticciolo del Molosiglio per pescare in tutta tranquillità insieme ad amici ed altri appassionati.
Secondo il Mattino, ieri pomeriggio, però, quest’abitudine poteva costare caro all’uomo. Probabilmente a causa di un movimento sbagliato della canna da pesca, la carrozzina elettrica è scivolata nelle acque del porto. Il disabile, che non ha mai abbandonato il suo strumento di locomozione, è rimasto aggrappato alla macchina, sprofondando insieme ad essa e non lasciandola neanche per salvarsi la vita.
Fortunatamente, gli altri pescatori presenti e gli addetti alla cura della darsena si sono immediatamente tuffati a soccorrere il malcapitato ed hanno allertato il 118. Nonostante l’uomo non fosse in grado di nuotare a causa dei suoi problemi motori, i soccorritori sono riusciti comunque a portarlo a riva, dove ha ricevuto le prime cure mediche dagli operatori sanitari. Il 52enne è, adesso, fuori pericolo, ma resta ancora da recuperare l’inseparabile moto elettrica sprofondata sul fondale.