Mentre i Tg e le testate giornalistiche di tutto il mondo si dedicano alla strage di Nizza, in cui decine di persone hanno perso la vita, su Twitter alcuni spettatori distratti probabilmente, si rammaricano per lo slittamento del Reality di Canale 5. Si tratta di Temptation Island, programma seguito da migliaia di italiani.
I tweet a riguardo appaiono numerosi:
“strage di Nizza. Temptation Island rimandato nuovamente?”
“#TemptationIsland e mo? #Nizza”
“Io ve lo dico, stasera Temptation Island zompa di nuovo”
Si, perché la puntata del Reality sarebbe dovuta andare in onda martedì 12 luglio, ma fu revocata dal palinsesto televisivo a causa della sciagura ferroviaria in puglia che ha spezzato le vite di numerosi italiani che, quella mattina, erano sul binario sbagliato. Ed ora, un altro rinvio. Un ulteriore dramma per i giovani fan di Temptation Island, i quali si disperano sui social per le decisioni della rete televisiva.
“Ma fatemi capire, neanche stasera #TemptationIsland?”
“Ma è possibile che ogni volta che c’è #TemptationIsland la mattina succede una strage? Non è che è sto programma a portare sfiga”
Anche se non si vuole entrare nell’analisi e la critica dei Tweet, anche se si vuol rimanere lontani dalla condanna morale di questi messaggi, non si può evadere una riflessione inevitabile: uno dei primi pensieri (seppur istintivi), dopo la notizia della strage di Nizza, ha riguardato per questi tossico-spettatori, Temptation Island e la sua programmazione televisiva.
Immediatamente hanno pensato allo slittamento dal palinsesto, al fatto che ancora una volta avrebbero rinunciato al loro reality preferito. Dimenticando, tuttavia, che attorno a loro, la verità stava bruciando. Le persone stavano morendo e l’umanità, tra stragi e condanne sociali, stava lasciando, dietro di sé, un altro pezzo di lealtà.
Ma basta, forse, non pensarci. Accendere la Tv e spegnere tutto il resto.