Coldiretti assegna le “bandiere del gusto”: la Campania è regina d’Italia
Lug 19, 2016 - Domenico Ascione
Bandiere del gusto
Napoli – Ogni anno la Coldiretti assegna le “bandiere del gusto”: riconoscimenti attribuiti a prodotti alimentari tipici che vantano una preparazione tradizionale di oltre 25 anni. Queste “bandiere” sono utili sopratutto a far conoscere ai turisti di tutto il mondo quelle che sono i prodotti tipici e genuini di tutte le nostre regioni, formando una vera e propria guida culinaria per visitare l’Italia sapore dopo sapore.
Secondo quanto è emerso all’Assemblea della Coldiretti di ieri, con la presentazione dell’analisi sulle “Vacanze Made in Italy”, le “bandiere del gusto” assegnate all’Italia nel 2016 hanno raggiunto il numero record di 4965. “Sono 79 i prodotti che – sottolinea la Coldiretti – si sono aggiunti rispetto allo scorso anno e che sono andati ad incrementare sul territorio nazionale il patrimonio di specialità che sono ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, secondo la sedicesima revisione del censimento dei prodotti agroalimentari tradizionali delle regioni.”
“E’ questo il risultato del lavoro di intere generazioni di agricoltori impegnati a difendere nel tempo la biodiversità sul territorio e le tradizioni alimentari – ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che – si tratta di un bene comune per l’intera collettività e di un patrimonio anche culturale che l’Italia può oggi offrire con orgoglio ai turisti italiani e stranieri”.
La Campania, quest’anno, è riuscita a segnare un record nel record ponendosi in testa alle altre regioni per numero di bandiere ottenute. Grazie a 29 nuovi prodotti tipici, infatti, la nostra regione ha superato la Toscana ed ha raggiunto le 486 ricette tradizionali riconosciute. Seguono sul podio la Toscana, come abbiamo detto, con 460 bandiere, e il Lazio, con 396. Fra le nuove aggiunte campane spiccano la Malaca, prodotta nel beneventano, una bevanda alcolica ottenuta partendo da uve locali a bacca bianca raccolte a maturità molto avanzata, ed il Caciocchiato, nato in provincia di Avellino, un formaggio ottenuto da vacche pascolanti allo stato brado dalla forma di un’anguria americana. A seguire le altre regioni.