In provincia di Savona due uomini di nazionalità marocchina sono stati arrestati, un altro è stato soltanto denunciato, dopo la segnalazione di una ragazza alla Polizia Postale di Imperia.
La ragazza in questione aveva ricevuto uno strano messaggio su Whatsapp da un numero di cellulare che non era presente nella sua rubrica, ma ciò che l’ha insospettita maggiormente è stata l’immagine del profilo di questo contatto, che ritraeva una giovane ragazza con un mitra in mano e in posizione di tiro.
La ragazza di Savona così ha segnalato l’accaduto alla Polizia Postale di Imperia, e insieme hanno ricostruito tutta la vicenda: tre mesi prima, la giovane savonese, passando davanti ad una struttura data in cessione ai rifugiati aveva prestato il suo cellulare ad uno dei marocchini che risiedeva lì perché, a dire dell’uomo, aveva bisogno di contattare la sua famiglia nel Paese d’origine.
In quell’occasione, dunque, è probabile che avessero rubato o clonato il numero di cellulare. La Polizia infatti ha scoperto una fitta rete di contatti, dai quali è emerso un possibile attivismo degli indagati all’interno del proclamato Stato Islamico. In seguito a numerose indagini, fatte di intercettazioni telefoniche internazionali e telematiche, si è scoperto che i tre marocchini creavano profili Facebook utilizzando numeri di telefono intestati ad altre persone.
Al momento sono stati arrestati solo due nordafricani, mentre il terzo è stato denunciato. Si tratta di uomini di età compresa tra i 27 e i 44 anni residenti a Savona, ma già da molti anni in Italia. Inoltre nelle abitazioni dei tre uomini sono stati trovati diversi telefoni cellulari e cocaina con bilancini che farebbero pensare a un’attività di spaccio.