Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha annunciato modifiche al piano smaltimento rifiuti in Campania, suscitando anche molte polemiche da parte del Movimento 5 Stelle.
Come scrive Il Corriere del Mezzogiorno, De Luca ha dichiarato: “Dobbiamo individuare una discarica per accumulo di rifiuti inertizzati per collocare il 20-30% delle ecoballe che non producono percolato né emissioni in atmosfera”.
Ha spiegato, così, che le vecchie discariche con i rifiuti indifferenziati non esisteranno più e che si parlerà di rifiuti inertizzati.
Il piano prevederebbe un accumulo di rifiuti inerti in ex cave, luoghi in cui negli anni sono state tagliate mezze montagne, e riempirle, con la possibilità di realizzare del parchi urbani. Sono quattro i punti sul quale si fonda il programma: l’eliminazione delle ecoballe, il completamento della bonifica nelle discariche, incremento della raccolta differenziata e la realizzazione degli impianti.
De Luca ricorda anche che sulla Campania pende “una spada di Damocle” rappresentata da una sanzione di 120 mila euro, stabilita dall’Ue per l’Italia e che paga pro quota anche la Campania.
L’obiettivo, dunque, sarebbe quello di rendere la regione autonoma nella gestione dei rifiuti e andare a Bruxelles, dicendo di mantenere gli impegni presi e di riaprire il ragionamento sulla sanzione.
Il Movimento 5 Stelle si dichiara preoccupato per questa manovra che cambia ancora una volta le carte in tavola; il cambiamento della strategia, dalla possibilità di riconversione delle ex cave di Giugliano, Caivano e Tufino alla realizzazione di nuovi impianti per lo smaltimento di ecoballe, suscita dei dubbi sull’impatto che potrebbe avere questo cambiamento, soprattutto in tema di sostenibilità economica.