Continuano gli episodi di minaccia all’Arcigay di Napoli. Alla riapertura della sede, in vico San Geronimo, un volontario ha trovato un bossolo appoggiato sul chiavistello della porta della sede. Quest’ultima, si trova a pochi metri da via Benedetto Croce, strada frequentata da turisti e visitatori. Come detto, questo è solo l’ultimo di una lunga serie di minacce all’Arcigay. Si ricordi, ad esempio, le carcasse di animali morti lasciati davanti alla sede, porte ritrovate aperte senza furti o apparenti forzature, cassonetti della spazzatura spostati ad ostruire gli ingressi sulla strada. Una serie di minacce che poteva sfociare nella tragedia: una sera di luglio, un gruppo di ragazzi su ciclomotori ha costretto all’interno alcuni associati con la minaccia di armi da fuoco.
Nonostante la comprensibile paura, Antonello Sannino, presidente dell’Arcigay di Napoli, non si lascia intimidire: “La comunità LGBT ha ottenuto nel nostro paese conquiste rivoluzionarie, in termini di visibilità sui media e di diritti, per questo non possiamo escludere attenzioni di forze reazionarie ed antidemocratiche, ma non ci lasceremo intimorire, l’associazione continuerà ad erogare i suoi servizi e a tenere aperti i suoi sportelli tutti i giorni dalla mattina alla sera. Per questo chiediamo l’immediato intervento del Sindaco e dell’Assessore delegata alla sicurezza urbana, del Presidente della Municipalitá 2 e la convocazione di un Tavolo con Comune e Questura perché vengano messe in essere efficaci misure di sicurezza per la cittadinanza“.