Anche eventi drammatici, come un cataclisma naturale, possono essere strumentalizzati e diventare oggetto di “deformazioni di massa”, o quanto meno di pressing mediatico che spesso sfocia in bufale clamorose. Anche per il terremoto avvenuto nel centro Italia si sono verificate situazioni ambigue, che hanno fatto il giro dei social diventando virali pur senza avere alcuna veridicità.
Il primo caso è quello della storia di Rudy (raccontata da La Nozione), un presunto cane-eroe che avrebbe salvato la sua padrona, Anna M., dalle macerie, trascinandola fuori dalla sua abitazione poco prima che si scatenasse il finimondo: “Ha iniziato a tirarmi per la magliettina, non capivo all’inizio, e non smetteva neanche dopo i rimproveri, così mi sono decisa a scendere fuori, dove il cane mi ha trascinato, e poi istanti dopo l’inferno. Ho perso amici, e conoscenti, nonché tutti i miei beni. Sono grata a Rudy, che è un cane super intelligente, e adesso gli devo la vita. Spero solo che riusciremo a sopravvivere adesso”.
Ad insospettire i più attenti è stata una foto, che ritrae una ragazza con un cane ma che appartiene a un vecchio articolo de ‘La Zampa’, portale de ‘La Stampa’ dedicato agli animali. Nel pezzo de ‘La Zampa’ (risalente a due mesi fa) si parlava di una cane di Pechino salvato dalle grinfie dei macellai. In foto, appunto compaiono il cane e la sua salvatrice. Trattatasi, evidentemente, di bufala.
Il secondo caso, invece, riguarda un passaparola complottista, relativo all’entità della magnitudo del terremoto. Tutto è partito da questo post: “Mi sono accorto di una cosa. Mentre facevo zapping sono finito sul canale 141 , c’è la rete Allnews francese e nel serpentone c’è scritto terremoto 6.2. Li per lì non ci ho fatto caso, ma guardando una rassegna delle TV straniere e stampa, tutti scrivono 6.2 . Mentre le TV italiane e istituto di geofisica scrivono e parlano di magnitudo 6.0. Ho guardato il sito della geofisica europea e lì scrivono 6.2. A pensar male si fa peccato ecc, ma sono andato a guardare anche la legge voluta da Monti per il terremoto dell’Emilia. Se un terremoto supera il 6.1 i danni li paga lo stato se non li supera li pagano gli enti locali…….. A voi le conclusioni”.
Inutile dire che il passaparola è scattato istantaneamente, con copia e incolla che hanno riempito le bacheche di Facebook. Anche in questo, caso, però, si tratta di un’errata informazione, come hanno spiegato i più importanti giornali italiani. La legge di Monti a cui si riferisce il post è il Decreto Legge n.59 del 15 Maggio 2012, firmato quando Monti aveva riorganizzato la Protezione Civile. Il Decreto conteneva l’articolo 2, riassunto così dai quotidiani nazionali: “nessun risarcimento per i danni dei terremoti da parte dello Stato”. L’articolo, in effetti, escludeva “l’intervento statale” dalla “copertura dei rischi derivanti da calamità naturali”, ma venne presto soppresso dalla legge n.100 del 12 Luglio 2012, con la quale il DL diventava norma a tutti gli effetti.
Ma c’è anche un altro errore: il risarcimento non viene assegnato in base all’intensità della magnitudo (Scala Richter), ma in base all’intensità dei danni, e quindi dalla Scala Mercalli.
E inoltre, è sbagliato parlare della legge Monti come di una legge varata dopo il terremoto dell’Emilia. Il decreto, infatti, fu approvato prima, il 15 maggio 2012, mentre il sisma avvenne il 20 dello stesso mese. Inoltre, dopo quel terremoto, sempre il governo Monti firmò un decreto che garantiva la copertura al 100% delle spese di ricostruzione. Anche questa, quindi è un’altra bufala.