Nella serata di ieri due scosse di terremoto hanno allertato gli abitanti di Ischia, i quali, sono scesi in strada per il timore di eventuali scosse più forti.
La prima scossa, avvenuta alle 20 e 11 minuti e 12 secondi ha avuto una magnitudo di 1.9, mentre la seconda, avvertita dopo 17 secondi, ha visto una magnitudo di 2.3.
Nonostante non si sia trattato di scosse dalla potenza elevata, l’isola è stata inondata da una sorta di panico collettivo, dovuto, senza dubbio, ai recenti fatti che hanno colpito il centro Italia, spezzando centinaia di vite. Non esiste, attualmente, alcuna forma di fiducia nelle strutture che sorreggono gli edifici del paese, né negli eventuali piani di emergenza che dovrebbero essere gestiti dalle istituzioni e dalla Protezione Civile.
“Il terremoto che ha colpito Ischia questa sera”, dichiara Francesco Emilio Borrelli dei Verdi, ” dimostra che è necessario dare a Ischia quel piano di emergenza ed evacuazione che chiediamo da anni nel silenzio della Protezione civile che continua a sottovalutare i rischi che corrono gli ischitani e le migliaia di turisti che frequentano l’isola”.
Poco prima delle due scosse, gli isolani partenopei affermano di aver udito un enorme boato, dopo di che aver sentito la terra tremare sotto i piedi. Evento sismico, tra l’altro, che è stato poi confermato dal Prof. De Natale dell’Osservatorio Vesuviano e collocato a circa 2 km di profondità.
Il consigliere dei Verdi, ha postato sulla sua pagina Facebook alcune di foto di Ischia, in cui la gente è riversata in strada, impaurita di ciò che sarebbe potuto accadere o che potrebbe accadere in futuro. “(…) cosa sarebbe successo se fosse stata una scossa più forte?” si chiede Borrelli, per il quale “non bisogna perdere altro tempo e cominciare subito a mettere a punto i piani per non farsi trovare impreparati in caso di emergenza”.
Durante questa notte, inoltre, ci sono state nuove scosse ad Amatrice, raggiungendo una magnitudo di 3.6, mentre questa mattina in provincia di Macerata la terra ha tremato con una magnitudo di 3.1.
La situazione è, a quanto pare, abbastanza instabile e, purtroppo, il nostro paese ha dimostrato, ancora una volta, di non possedere le prevenzioni adeguate per garantire l’incolumità dei propri cittadini. Un paese che, tra l’altro, possiede diversi vulcani attivi, i quali fanno aumentare nettamente il rischio sismico.
Ieri abbiamo pubblicato una “mappa” relativa al rischio sismico per i diversi comuni campani; non bisogna, infatti, dimenticare che soprattutto il territorio di Napoli dimora in una zona particolare, delimitata da un lato dal Vesuvio e dall’altro dal vulcano flegreo.