Amatrice querela Charlie Hebdo, il sindaco: “Ma come c… si fa, vignette insulto ai morti”


Hanno indignato e fatto arrabbiare tutti le vignette pubblicate da Charlie Hebdo poco dopo il terremoto che ha colpito il Centro Italia. Una prima che “ironizzava” sul modo di costruire le case nel nostro paese e poi un’altra di risposta o di giustifica in cui si dava alla mafia la colpa del disastro.

Il Comune di Amatrice ha depositato questa mattina, presso la procura del tribunale di Rieti, una denuncia-querela per diffamazione aggravata per le vignette pubblicate dal periodico francese. La reazione del sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi a Repubblica.it: “Charlie Hebdo per me è un Ciclostilato: era giusto che si pigliasse una querela e stiamo operando affinché si possa querelarli anche in Francia“.

Ma come c… si fa a fare una cosa del genere! Questo è un insulto ad una comunità, ad un popolo. Sono esterrefatto“, ha concluso amareggiato il sindaco.

Anche Roberto Saviano ha commentato la vicenda dal suo profilo Facebook: “L’indignazione ha indotto (non certo costretto) Charlie Hebdo a rispondere con un’altra vignetta. Questa personalmente l’avrei evitata perché scomposta, perché la satira non dovere giustificare se stessa, ne diventare didascalica. L’avrei evitata non perché di cattivo gusto, ma perché estremamente superficiale“. “Ciò premesso, la satira non deve far ridere, ma riflettere. La querela che il Comune di Amatrice ha presentato contro Charlie Hebdo per le due vignette è una reazione al dolore, ma forse non è il modo giusto per ripartire“, ha concluso.


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