Le visite del Premier Renzi a Napoli generano sempre polemiche e portano malcontento generale tra i cittadini. Anche ieri, in occasione del suo tour in Campania che ha toccato tre provincie, ci sono stati tafferugli in città.
Ci sono stati scontri che hanno interessato la zona attorno il Teatro San Carlo, dove in serata doveva arrivare il Presidente del Consiglio per assistere al concerto del tenore Kaufmann. Il motivo è il conflitto tra premier e sindaco sul futuro di Bagnoli. Una tensione sfociata negli incidenti in Galleria Umberto e via Chiaia tra forze dell’ordine e alcuni manifestanti, comitati di quartiere e centri sociali contrari al commissariamento dell’ex area occidentale.
Intorno alle ore 19, sono scoppiati violenti tafferugli in Galleria, in cui è stata colpita con una manganellata alla testa anche la consigliera comunale di maggioranza Eleonora De Majo, presidente della commissione consiliare che si deve occupare dell’urbanistica.
Sullo scontro e il caos generatosi ieri pomeriggio si è espresso anche il sindaco Luigi de Magistris: “Ieri il Teatro San Carlo era circondato da centinaia di donne e uomini delle forze dell’ordine per la presenza del Presidente del Consiglio. Questa è l’immagine costante che accompagna il premier nei suoi spostamenti pubblici. Mai vista tanta contestazione sociale così diffusa in tutto il Paese nei confronti di un premier“.
“In tutto questo scenario ieri anche una Consigliera Comunale, Eleonora De Majo, in Galleria Umberto è stata colpita negli scontri tra attivisti sociali – che contestavano duramente Renzi – e le forze dell’ordine. Sono immagini che non ci piacciono. Napoli ogni giorno nel conflitto sociale individua mediazioni apprezzabili con il contributo di tutti. Quando c’è il premier tutto cambia. Pezzi di città vengono militarmente occupati. A Napoli il livello di cooperazione istituzionale è di alto livello“, ha continuato il sindaco.
“La non violenza e la declinazione pacifista è la strada che la città ha preso senza esitazione. La repressione constatiamo è molto dura quando Renzi si muove. Il dissenso politico, istituzionale e sociale che il premier non tollera, non può essere represso con eccesso di durezza. In questo momento esprimiamo solidarietà ai feriti ed in particolare alla Consigliera De Majo“, ha concluso.