A luglio il popolo napoletano apprese dallo stesso Gianni Simioli che la Radiazza, trasmissione da lui condotta sulle frequenze di Radio Marte, avrebbe chiuso i cancelli. La trasmissione, da quel momento in poi, sarebbe stata sospesa poichè il conduttore partenopeo non riusciva più “a sopportare le pressioni dei clan politici e intellettuali che in questi mesi hanno colpito me e la squadra della trasmissione”.
Stanchezza, rabbia, forse astio hanno indotto Simioli alla decisione dei mesi scorsi. E la Radiazza, da allora, non va più in onda.
Tuttavia, ieri 13 settembre, compare un post sulla pagina facebook di Radio Marte, tramite il quale l’editore Paolo Serretiello parla a Gianni Simioli. In pratica, una lettera aperta all’ex conduttore della Radiazza e al suo pubblico.
Ecco il testo completo:
Carissimi ascoltatori di Radio Marte e de “LaRadiazza”,
ormai sono circa due mesi che Gianni Simioli non è in onda sulla nostra emittente e credo, come voi, che sia un’assenza che
pesi tanto. La voce de “La Radiazza” infatti, manca a tutti. Manca AL SOTTOSCRITTO CHE DA 40 ANNI fa una radio dall’inconfondibile stile napoletano o, se vi piace di più, fieramente “very terron people”.
E manca a tutti i campani che in questi ultimi 6 anni hanno sostenuto e condiviso tante straordinarie battaglie e iniziative lanciate da un programma radiofonico diventato un indispensabile punto di riferimento e quel luogo
nemmeno tanto virtuale in cui ritrovare radici e orgoglio identitario.
Gianni, è innegabile, con l’aiuto di Francesco Borrelli e dei tantissimi e altrettanto agguerriti collaboratori spontanei che lo hanno di volta in volta supportato, ha saputo parlare alla testa, al cuore e alla pancia di tutti noi. Le sue invettive politiche e sociali, hanno spesso colpito l’obiettivo scatenando polemiche e risentimenti. Ma anche invidie, rivendicazioni e subdole vendette dalle quali, lo ammetto pubblicamente, qualche volta non ho saputo difenderlo o anche soltanto proteggerlo.
Ma adesso, adesso è tempo di provare a ricominciare! Non possiamo permettere che si fermi per sempre un’idea così bella, pulita e nobile. Un format, parlo dal punto di vista di radiofonico e editore, che ha rivoluzionato per sempre l’emittenza privata locale della nostra regione come dimostrano i numerosi tentativi di imitazione che quotidianamente continuano a fiorire nei vari palinsesti. Io non ci sto. E sono pronto a fare la mia parte, come prima e anzi, più di prima.
Radio Marte, che dirigo dal 1979, è pronta ad accogliere il ritorno di Gianni Simioli e de “La Radiazza” che pretendiamo continui ad essere come abbiamo voluto che fosse e sin dagli inizi! Simioli, il microfono della tua radio “libbera” è qui: che vuoi fare? Darla vinta a tanti solo per qualche “incomprensione” tra noi?
Anche grazie a qualche tua parola o canzone un po’ e un pò troppo fuori le righe, continueremo ad essere la radio più vicina e rappresentativa della nostra inimitabile Campania. Come da quasi 40 anni.
Paolo Serretiello
Editore Radio Marte
Pare, insomma, che oltre alle “pressioni” di cui ha parlato Simioli lo scorso luglio, si sarebbe trattato anche di contrasti interni tra il conduttore e l’editore, probabilmente in disaccordo con le alcune scelte di Simioli.