De Magistris: “Sud in crisi, ma Renzi pensa al ponte. Mafia e ‘ndrangheta brindano!”
Set 28, 2016 - Luca Tesone
Ieri è rimbalzata su tutti gli organi di informazione l’annuncio del Premier Matteo Renzi sulla costruzione del ponte sullo stretto di Messina, come parte del progetto di unione della futura autostrada Napoli-Palermo. E’ dagli anni 70 circa che si parla di questo progetto, slogan elettorale di tutti i governi che si sono succeduti negli ultimi 25 anni. Una chimera al pari della Salerno-Reggio Calabria, progetto iniziato quando fu Presidente del Consiglio Aldo Moro. Insomma, ne è passata di acqua sotto i ponti, eppure ancora oggi si continua a parlare di grandi opere mai realizzate.
Non sono mancate le reazioni di esponenti politici molto influenti, che hanno criticato l’annuncio del Premier, accusandolo di strumentalizzare tale progetto per condizionare i risultati dell’imminente referendum del 4 dicembre prossimo. Una reazione molto dura c’è stata anche da parte del sindaco di Napoli Luigi De Magistris che, attraverso il suo profilo Facebook, si lascia andare ad un lungo sfogo: “I collegamenti ferroviari della gran parte delle città e dei comuni del Mezzogiorno sono ancora a binario unico, diversi dei quali non elettrificati. Continuano i tagli ai comuni per la mobilità ordinaria […] Ma apprendiamo che Matteo Renzi alla vista di Impregilo, ovvero a cospetto dell’impresa che doveva risolvere la crisi rifiuti in Campania riempendo la regione di inceneritori, rilancia la costruzione del ponte dello stretto“.
Conclude De Magistris: “Poco importa quindi l’elezione a Messina di Renato Accorinti, sindaco che proviene dalle mobilitazioni e dai movimenti contro il ponte, ancora più grave è che non significano evidentemente nulla le 23 vittime dell’incidente ferroviario tra Andria e Corato del luglio appena passato. Per Renzi la priorità è il ponte sullo stretto. Brindano gli speculatori, brindano mafia e ‘ndrangheta“.