Chi è davvero Elena Ferrante? Chi si nasconde dietro il suo pseudonimo? L’autrice della tetralogia napoletana “L’amica geniale”, per circa un quarto di secolo ha tenuto celata la sua identità: nessuna foto, nessun riferimento alla sua vita privata. Non si è mai capito chi fosse davvero. L’unica notizia certa è che è nata a Napoli, come si legge in ogni quarta copertina dei suoi libri. Eppure, Ferrante ha spesso rilasciato interviste alla casa editrice, parlando molto di sé in questi frangenti.
Un’inchiesta condotta e realizzata dal Sole 24 Ore ha fatto emergere alcuni particolari che aiuto a fare un po’ di luce sull’identificazione della misteriosa scrittrice. Secondo il quotidiano, non si tratterebbe della figlia di una sarta napoletana, bensì di una traduttrice residente a Roma: Anita Raja, figlia di un’ebrea polacca sfuggita all’Olocausto e poi trasferitasi a Napoli.
Raja collabora con Edizioni e/o, la casa editrice di Ferrante, per cui lavora da anni come traduttrice dal tedesco. La responsabile stampa ha smentito le supposizioni del Sole 24 Ore, assicurando che la Raja è solo una freelance della casa editrice, e non una dipendente. Questo però non spiega come la Raja sia stata la principale beneficiaria del successo dei libri di Ferrante, soprattutto in termini economici.
Il compenso totale pagato lo scorso anno a Raja ha superato sette volte quello del 2010, quando il suo successo era ancora limitato ai confini italiani. Questo aumento economico non è stato riscontrato in altri dipendenti, e non può essere giustificato con un aumento del lavoro, visto che (è risaputo) il lavoro di traduttore è retribuito poco.
La spiegazione più logica è che sia dovuto proprio al successo dei libri di Ferrante, visto che i ricavi del 2014 e del 2015 sembrano coincidere proprio con le somme totali dei diritti d’autore.
Inoltre, da alcune Misure catastali, è stato appurato che Raja, nel 2000, dopo l’uscita del film ispirato al primo romanzo di Ferrante per la regia di Mario Martone, ha acquistato un appartamento di sette vani a Roma, e nel 2001 una piccola casa di campagna in Toscana. Inoltre, quattro mesi fa, il marito di Raja, Domenico Starnone, ha acquistato un altro appartamento a Roma, a pochi passi da quello della moglie, di ben 11 vani e mezzo, il cui valore si aggira tra l’1,2 e i 2 milioni di euro.
Il Sole 24 Ore ha contattato sia il marito che il fratello della Raja, senza ricevere alcuna risposta. Stessa respinta, ma esplicita, dalla casa editrice. Certo è che da 24 anni Ferrante si nasconde dietro un nome che ha alimentato un gioco mediatico tra giornalisti, critici e poi anche lettori, che deve ancora trovare la sua soluzione.