Grande Fratello Vip: è polemica. Una prima serata, quella di ieri, che ha decisamente lasciato spazio a diatribe e controversie.
Sotto accusa Stefano Bettarini e Clemente Russo: l’ex calciatore si sarebbe lasciato andare a delle confidenze circa la sua relazione con Simona Ventura, legate a vicende molto personali, sulla base di tradimenti reciproci. Il pugile di Marcianise, dal canto suo, non avrebbe fatto altro che fomentare il tutto, lasciandosi andare a dichiarazioni molto forti, e ad offese spinte nei confronti di Simona Ventura, e delle donne in generale. “L’avrei lasciata morta nel letto”: questa la frase pronunciata da Clemente, legata al presunto tradimento della conduttrice con Giorgio Gori; questa la frase che avrebbe causato la sua eliminazione dalla casa più spiata d’Italia.
“Clemente, le tue affermazioni hanno violato lo spirito e le regole del Grande Fratello. La conseguenze sono inevitabili, sei ufficialmente squalificato. Devi abbandonare la casa stasera stessa.” Parole dure quelle pronunciate da Ilary Blasi, in seguito alla decisione del Grande Fratello. Parole legate ad un comportamento riprovevole e di cattivo gusto. La squalificazione del concorrente, in primis, vuole che non passino messaggi sbagliati, pericolosi, e soprattutto misogini, in un’epoca come la nostra, dove i femminicidi, purtroppo, sono quasi all’ordine del giorno.
Una vicenda, quella di Canale 5, che ha fatto rumore, al punto da spingere il Codacons a chiedere la chiusura immediata della trasmissione, ed il Ministero della Giustizia a mettere in atto accertamenti su Russo: pugile, campione olimpico, ma anche, e soprattutto, agente di polizia penitenziaria. Ed è proprio a tal proposito, rispetto alle richieste di verifica da parte del ministro della giustizia Andrea Orlando, che Clemente si sarebbe espresso: “Con tutto il rispetto ma non so chi sia.” Avrebbe continuato, poi: “Nella vita reale si parla così. Sono chiacchiere da spogliatoio.”
“Ti prego non dire di nuovo che nella vita reale e dalle tue parti si usano questi termini, perché i napoletani non parlano così”: queste, invece, le parole di Alfonso Signorini, che “difende” Napoli ed i napoletani, com’è giusto che sia.