Bruxelles – Molto è stato fatto in Campania grazie al Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) per migliorare la gestione dei rifiuti e delle risorse idriche, ma altrettanto resta ancora da fare in futuro per garantite un più efficace assorbimento dei fondi per la coesione. È la fotografia scattata da una gruppo di esperti che ha redatto per la Commissione Ue un report sull’utilizzo dei fondi strutturali europei per il periodo di programmazione 2007-2013.
Il documento certifica che 322,5 milioni di euro, pari al 7% del totale dei finanziamenti Fesr per la Campania, sono stati destinati alla gestione dei rifiuti, alle forniture di acqua potabile e al trattamento delle acque reflue. Una parte relativamente bassa di tali fondi, pari a 37,5 milioni, sono stati spesi in maniera specifica per la gestione dei rifiuti e quindi per la costruzione di impianti di riciclaggio e compostaggio o sistemi di raccolta differenziata. Il report certifica che alla fine del 2014 era stato speso solo il 46% delle risorse.