Un rapporto annuale per disegnare la mappa della città più ‘intelligenti’ d’Italia. Intelligenti nel senso di più vivibili, più inclusive, più vicine ai bisogni dei cittadini. Ad occuparsi della classifica è ICityLab, uno studio realizzato da FPA, che analizza varie dimensioni urbane attenendosi a un certo numero di parametri e indicatori.
Il nuovo rapporto di ICityLab è fresco di pubblicazione, e i dati, purtroppo, non sorridono al Sud. Proviamo a vedere insieme cosa è emerso da questa particolare graduatoria:
Anche quest’anno il report di FPA mostra un’Italia spaccata in due, con il Nord che fa da traino allo sviluppo di progetti intelligenti e il Sud che resta ancora indietro. Milano si tiene ancora una volta stretta la testa della classifica, seguita da Bologna e Venezia. Il podio è stato assegnato alle tre città che nell’ultimo anno hanno mostrato un miglioramento significativo nel capitale umano, nella Governance e nella struttura economica.
A seguire, Firenze, Padova, Torino, Parma, Trento, Modena e Ravenna. Tutte città del Nord, o poco più in giù.
E il Sud? Roma e Napoli continuano a guardare dal basso il gruppo che domina la classifica: la Capitale è ferma al 21esimo posto, Napoli scende all’89esimo (lo scorso anno era all’80esimo).
Il Mezzogiorno è ancora lontano dalla vetta ma la distanza si è ridotta: Cagliari, che è la prima città del Sud che incontriamo in 54° posizione, è infatti salita rispetto al 2015 di 6 posizioni, grazie ad un miglioramento significativo in diverse aree (people, governance, living e legalità). E non è la sola a crescere: con lei Pescara (+5), Bari (+4), Matera (+12), Lecce (+5), Oristano (+1), Potenza (+2). Buono anche il risultato di Siracusa, che sale di ben 16 gradini rispetto allo scorso anno.
Il Sud, quindi, appare ancora in ritardo, anche se qualche segnale di dinamismo è stato registrato.