Paolo Pietropaolo, l’uomo che ha bruciato viva la sua compagna, Carla Caiazzo, riducendola in fin di vita, insieme ai suoi legali, sta cercando riabilitare la propria immagine agli occhi del gup. Pietropaolo, infatti, si è scusato con la donna, ammettendo di aver sbagliato e di esserne pentito, ma poi l’ha accusata di averlo ‘usato’ per avere un figlio per poi lasciarlo per un altro uomo.
Gli fa eco sua madre, la signora Pia, che all’esterno dell’aula del tribunale di Napoli dove è in corso il processo a carico di suo figlio, ha parlato con i giornalisti rilasciando queste dichiarazioni: “Tutte le volte che incontro la mamma di Carla le chiedo perdono per quello che ha fatto, mio figlio ha sbagliato, ma tutto quello che è successo si poteva evitare”. Le sue parole, anche se velatamente, tentano in un certo senso di ‘giustificare’ l’azione del figlio, anche se non sappiamo esattamente cosa la donna volesse intendere con ‘si poteva evitare’.
Ricordiamo che Pietropaolo è accusato di tentato omicidio premeditato, stalking e procurato parto anticipato (Carla era incinta all’ottavo mese), e nel corso della prima udienza del processo (tenutasi lo scorso 17 ottobre) con rito abbreviato, i pm di Napoli, Raffaello Falcone e Clelia Mancuso, hanno chiesto la sua condanna a 15 anni di reclusione.