Smart meter. I contatori dovranno essere cambiati: si pagheranno in bolletta
Nov 14, 2016 - Redazione
Al via il nuovissimo intervento di “cambio” dei contatori elettrici: l’Autorità per l’Energia, in seguito al primo intervento che avrebbe fissato le caratteristiche dei nuovissimi smart meter di seconda generazione, ne avrebbe già fissato i costi, che non dovrebbero portare ad un aumento di bolletta, e dettato i tempi.
Ci vorrà del tempo, comunque, affinchè i piani relativi al “contatore intelligente” vengano messi a punto per bene, da parte di tutte le aziende coinvolte. Così come accadde per i contatori giunti nelle case di ciascuno di noi tra il 2001 e il 2011, i contatori di seconda generazione avranno una durata di 15 anni e verranno pagati, secondo quanto affermato dall’Autorità attraverso le bollette, senza aggravare i costi.
Veri e propri computer: così potrebbero essere definiti gli smart meter, grazie alle tante, singolari ed inedite funzioni da essi svolte, quali, ad esempio, la disponibilità di dati sul comportamento energetico per un maggiore risparmio, il superamento delle fasce orarie predefinite o il cambio di fornitura più veloce presentato dall’Enel. I dati relativi al cliente, oltretutto, saranno rilevati ogni 15 minuti, per consentire un monitoraggio sempre aggiornato sui consumi.
Per quanto riguarda le tempistiche, già dal 2017 si potrebbero ipotizzare dei ricambi. Toccherà alle aziende ed alle società distributrici, poi, predisporre piani di sostituzione o “sessioni pubbliche di presentazione”, da rendere noti a concorrenti elettrici e non elettrici. L’arrivo del contatore intelligente, dunque, nonostante Enel Open Fiber abbia già provveduto ad una infrastruttura indipendente dal ricambio dei contatori, potrebbe essere un mezzo ulteriore affinchè la nuova rete giunga a famiglie e imprese, laddove gli operatori godano delle stesse condizioni. Ed è proprio questo ciò che dovrebbe assicurare la pubblicità dell’operazione contatori.