“Non abbiamo più soldi da investire, sono due anni che paghiamo tutti di tasca nostra e non possiamo più continuare a farlo“. E’ con queste parole che si chiude, (forse) definitivamente, il tradizionale pranzo di Natale alla Galleria Principe di Napoli. Dopo 20 anni di onorato servizio, 200 volontari, coordinati dall’associazione Amici della Galleria, si arrendono dinanzi all’insostenibilità economica di questo appuntamento. “Mi dispiace davvero, per me è un grande dolore rinunciare all’organizzazione di quel pranzo – spiega Stefano Cimaglia a Il Mattino – purtroppo non ce la facciamo più. Sono due anni che, con un gruppo di amici solidali, facciamo fronte a tutte le spese. Adesso basta, abbiamo grattato il fondo del barile e deponiamo le armi“.
Ci sarebbe però un’ultima possibilità per mantenere in vita il pranzo. Nello specifico, potrebbe intervenire direttamente il Comune, con una cifra che dovrebbe avvicinarsi ai diecimila euro: “Stavolta potrebbe pure darci una mano visto che non abbiamo mai chiesto niente – prosegue Cimaglia – anche perché si tratta di una iniziativa che a Palazzo San Giacomo viene particolarmente apprezzata. Tant’è che lo scorso anno, in occasione del ventennale, il sindaco, oltre a partecipare al pranzo insieme con l’assessore Clemente, ci ha anche donato una targa di apprezzamento per la nostra grande opera di solidarietà“.
Conclude: “Se il Comune dovesse decidere di finanziare il pranzo in Galleria con una cifra un po’ più bassa rispetto a quella che abbiamo sempre speso, va bene lo stesso: meglio offrire le polpette al posto della spigola piuttosto che far saltare il pranzo“.