Leghisti trasformano la campagna per il referendum in un’offesa per Napoli
Nov 22, 2016 - Domenico Ascione
“Che il dibattito politico sul referendum costituzionale non sia entrato nel merito della riforma proposta è ormai una cosa nota, così come è noto che il tentativo di Salvini di nascondere il razzismo verso Napoli e i meridionali per prendere qualche voto anche al Sud qualche volta fallisce e, quindi, non stupisce che il Comitato Donne e Uomini liberi votano No, una costola della Lega in pratica, abbia preso l’occasione del referendum per offendere ancora una volta Napoli e i napoletani”.
A denunciarlo il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e Gianni Simioli de La radiazza, postando su fb la foto di un manifesto in cui si invita a votare No per non avere una gestione dei rifiuti come quella di Napoli.
“A parte il fatto che la storia dei rifiuti ormai è rimasta solo nella mente dei leghisti perché Napoli ora è pulita come e più delle città del Nord, ma possibile che, invece di parlare del referendum e di come cambierà la Costituzione, i leghisti non sanno fare altro che continuare a offendere? – si chiedono Borrelli e Simioli per i quali – tutto sommato, forse, sbagliamo noi ad attenderci un vero cambiamento da uno come Salvini che cantava alle feste padane il coro contro i napoletani che puzzano perché non si lavano”.