Napoli. L’Ospedale del Mare è (quasi) pronto. In attesa che l’intera struttura sia aperta al pubblico e alle sue necessità, domani saranno inaugurati i primi tre reparti. Sembrava che il suo cantiere dovesse essere infinito, per completarlo ci son voluti 12 anni, 3 amministrazioni regionali (Bassolino prima, Caldoro poi e De Luca oggi) e il doppio dei fondi (386 milioni di euro).
Domani saranno inaugurati i reparti di radiologia, radioterapia e dialisi, per tutto il resto si dovrà aspettare il 2017. Il Mattino rivela alcuni particolari dell’Ospedale, che sembra essere all’avanguardia. Le attrezzature sono di ultima generazione e alla struttura non manca niente, soprattutto nell’area di radiologia: qui sono state posizionate due Tac, quattro sale di diagnostica tradizionale (per le radiografie), due risonanze di ultima generazione, un mammografo (per gli screening al seno), un ortopantomografo (utile per le radiografie panoramiche) e una moc (mineralometria ossea computerizzata) per misurare la densità ossea.
Ottime anche le attrezzature per la radioterapia: due acceleratori lineari per l’irradiazione al cranio e in tutto il corpo, uno dei quali con una sorgente specifica per il trattamento dei tumori della pelle. Poi, il gioiello della struttura: la tac di centraggio, che ricostruisce con un’immagine tridimensionale la zona del corpo da irradiare. Per la dialisi, infine, ci sono 4 postazioni fisse e 4 mobili.
Anche il pronto soccorso è quasi terminato, ma si è deciso di avanzare per gradi. C’è bisogno di più tempo per reclutare il personale da inserire nell’Ospedale.