Altra inchiesta di Luca Abete, nuovo capitolo relativo alla sanità campana e alle sue attese che chiamare “lunghe” è un eufemismo. Nel suo servizio, l’inviato di Striscia intervista un uomo, il cui padre è morto per un carcinoma alla vescica, mentre attendeva di essere operato all’ospedale Pascale di Napoli, dopo aver aspettato ben 4 mesi.
Da questo episodio, Luca Abete verifica di persona la trafila di un malato che necessita di un intervento, classificato come urgente, di cistectomia di salvataggio. Il suo “viaggio” è desolante: quasi tutti gli ospedali di Napoli hanno liste d’attesa che vanno dai 4 ai 18 mesi. I medici, gli infermieri e gli ospedali sono pochi, in alcune strutture si opera soltanto pochi giorni al mese.
Nel caso in cui si procedesse intramoenia (quindi pagando), l’operazione si effettuerebbe in massimo 15 giorni. Ma i costi sono altissimi, si tratta di migliaia di euro. Una vergogna, una condanna a morte per chi è malato.
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