Li hanno definiti bamboccioni per anni: parcheggiati a casa di mamma e papà, mantenuti, e sull’agenda solo eventi e serate in discoteca. Ora, invece, i giovani italiani si prendono una piccola rivincita, dimostrando che, nonostante la crisi e le pochissime possibilità offerte dal nostro Paese, continuano a nutrire una speranza per il loro futuro. Come rivela uno studio effettuato dalla Espresso Communication, sotto l’albero di Natale i ragazzi tra i 18 e i 29 anni, vorrebbero trovare un lavoro all’estero.
La ricerca è stata effettuata su un campione di circa 1200 giovani, tramite un monitoraggio online sui principali social network, blog, forum specializzati e community. I risultati sono più o meno omogenei da Nord a Sud, ma spiccano nei primi due posti Milano e Napoli.
Per questo Natale, quindi, i ragazzi italiani non chiedono solo viaggi di piacere, oggetti tecnologici, auto, scooter e quant’altro, ma un’esperienza formativa all’estero che possa essere magari la chiave che apre porte oggi serrate.
Che sia anche solo per perfezionare una lingua, un soggiorno al di là dei confini italiani significa aggiungere qualcosa al proprio curriculum, con la consapevolezza che ormai la laurea, da sola, non garantisce nulla.
Ci provano e ci stanno provando in tutti i modi, i nostri giovani, a far fronte alla crisi. Noi speriamo che Babbo Natale li accontenti ma che poi tornino indietro, dopo aver vissuto “fuori”. Chissà cosa ne pensa il ministro Poletti…