Secondo la classifica stilata da Il Sole 24 Ore sulle migliori università italiane del 2016, al Sud siamo messi veramente male. La notizia, ormai, non ci stupisce, visto che dal quotidiano economico non provengono mai parole al miele per il Mezzogiorno. Ad ogni modo, nella graduatoria, Napoli figura nelle ultime posizioni: l’Università Parthenope è ultima, al 61esimo posto; la Federico II 57esima, la SUN 56esima. L’Orientale si piazza 33esima.
Pagella insufficiente anche per molte altre università del Sud: da quella di Cagliari a quella di Bari, da quella di Catania a quella di Palermo. A nessuna viene risparmiata l’amara condizione studiata dal Sole 24 Ore. Si salva Salerno, che si piazza 16esima, tra l’università di Modena e la Statale di Milano.
Nel pezzo online del Sole 24 Ore non sono riportati i parametri utilizzati nello stilare la classifica, quindi non abbiamo elementi sufficienti per commentarla, ma immaginiamo siano gli stessi scelti per la compilazione delle precedenti graduatorie: attrattività, sostenibilità, stage, mobilità internazionale, borse di studio, dispersione, efficacia, soddisfazione, occupazione, ricerca, fondi esterni, alta formazione.
Se così fosse, nulla da dire su stage, fondi, occupazione e borse di studio: siamo indietro su questi fattori, ma come potrebbe non essere così, visto il divario economico con le regioni del Nord?
Due parametri, però, non vengono mai presi in considerazione: la preparazione degli studenti e la qualità dei docenti. La Federico II, in particolare, sforna menti eccellenti, riconosciute anche e soprattutto all’estero, e i professori che vanta non hanno nulla da invidiare a quelli delle università nordiste.
Quando e se il Sud sarà mai considerato alla stregua del Nord, con pari diritti e pari vantaggi, allora potremo stilare classifiche veramente “alla pari”.
ECCO LA CLASSIFICA