La molestava, pedinandola e perseguitandola con messaggi spinti ad ogni ora del giorno e della notte. Una ragazza di 15 anni (all’epoca dei fatti 13enne), di Afragola, è la protagonista di un calvario vissuto a causa delle continue vessazioni operate da un suo professore. L’uomo, 45enne, aveva sviluppato un’ossessione per la sua alunna, tanto da lasciarsi andare ad effusioni anche in classe.
La abbracciava, le toccava i fianchi, le poggiava la testa sul petto, le impediva di frequentare suoi coetanei e addirittura la umiliava in classe interrogandola di continuo.
Come riporta Il Corriere del Mezzogiorno, nel giro di due mesi le ha inviato 600 messaggi, chiamandola 700 volte. Negli sms le prove di molestie e minacce: “Non faccio sesso con mia moglie da un anno; Ti rovino, ti boccio”, alcune delle frasi rivolte dal prof alla ragazza.
La giovane, inoltre, aveva appena perso la madre, per cui era ancora più fragile psicologicamente, tanto da desiderare il suicidio, come provato dai numerosi tagli autoinflitti sulle braccia.
L’ordinanza del gip del tribunale Napoli Nord vieta l’avvicinamento del prof 45enne alla sua ex alunna, ma l’uomo continua ad insegnare indisturbato. Il papà della vittima, però, ha ottenuto la promessa del ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli di un impegno in prima persona.