La Corte dei Conti della Campania rinuncia alle auto blu: è l’unica in Italia


La polemica sulle auto blu, le vetture che accompagnano alti funzionari dello Stato ai posti di lavoro, infiamma spesso pagine e pagine di quotidiani. Una spesa non eccessivamente gravosa per il bilancio pubblico, ma che ha un significato simbolico: chi chiede al paese di stringere la cinghia e sacrificarsi dovrebbe dare per primo l’esempio rinunciando a piccole o grandi comodità come autista ed automobili pagati con le tasse dei contribuenti.

Nonostante le battaglie, la richiesta è sempre caduta nel dimenticatoio e nessuna magistratura ha mai scelto di rinunciare al beneficio, fino ad oggi. La Corte dei Conti della Regione Campania ha finalmente deciso di lasciare in garage le auto di servizio: i magistrati, anche quelli ai massimi livelli, si presenteranno a lavoro con i mezzi personali.

Ad annunciarlo proprio il presidente regionale Michael Sciascia nella dichiarazione riportata dal Mattino: “La Corte dei Conti in Campania ha rinunciato all’auto di servizio, è l’unica magistratura che ha dato, con grande scomodità, – afferma ironico – questo segnale. Quella parcheggiata qui sotto è la mia vettura”. Una scelta che, come ammesso dal presidente, è stata fatta per il dovere morale di compiere un sacrificio a favore di tutta la comunità. Forse, nonostante quanto si pensi, c’è ancora chi ricorda la parola “morale” fra le alte sfere.


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