Lo stemma del Regno delle Due Sicilie: il significato dell’emblema borbonico
Feb 03, 2017 - Antonio Gaito
L’araldica è una disciplina che si occupa dello studio del blasone, ovvero degli stemmi e degli emblemi. Essa ci consente d’identificare in modo certo una persona, una famiglia od un’istituzione. In pratica è una scienza che studia e descrive gli elementi grafici ed iconografici che un determinato soggetto ha utilizzato, o tuttora utilizza, per rappresentare se stesso o il gruppo sociale d’appartenenza. Un esempio è rappresentato proprio dallo stemma del Regno delle Due Sicilie.
È indispensabile, per un buono storico, avere una conoscenza anche generale delle fondamentali norme che sono alla base di questo particolare settore di studi. Si pensi che l’araldica è una delle principali discipline ausiliarie della storiografia ed è quindi indispensabile non solo studiare gli emblemi e gli scudi, ma concorre attivamente al processo di ricostruzione storiografica dell’argomento oggetto dello studio.
È nostro intento ora passare all’analisi di un emblema molto importante e ricco col quale identifichiamo una dinastia reale che ci è storicamente vicina: i Borbone delle Due Sicilie. Lo stemma è stato ufficialmente introdotto con un decreto reale il 21 dicembre 1816. Esso è uno scudo ovale composto da 17 stemmi e due scudi.
In primis i Borbone delle Due Sicilie, attorno all’emblema della casata reale costituito da uno scudo ornato da tre gigli dorati su sfondo blu, decisero di introdurre tutti gli stemmi delle realtà politiche e territoriali, di Spagna, Francia ed Italia, sulle quali essi regnavano. Il discorso però non si arrestava solo al domini contemporanei, ma si volle fare omaggio a quelle corone che in passato insistevano sui suddetti territori, facendo figurare i loro elementi grafici nell’emblema ufficiale del Regno delle Due Sicilie (alcuni esempi su tutti: il Regno d’Aragona, Regno di Castiglia e Ducato di Borgogna).
In secundis furono introdotti tutti gli stendardi di quelle monarchie che nel corso del tempo si erano avvicendate sul trono reale di Napoli e Palermo (menzione d’onore quindi per Angioini, Aragonesi ed Asburgo di Spagna ed Austria). Interessantissimo è anche il titolo di sovrani di Gerusalemme del quale i Borbone si sentivano depositari. Un riconoscimento che richiamava alretaggio ed ai fasti dell’impero federiciano.
Questa decisione di ricordare ed “appropriarsi” di tutti questi emblemi aveva una motivazione precisa che trascendeva le mere questioni di prestigio dinastico. I Borbone delle Due Sicilie si sentivano gli eredi ed i continuatori naturali di questi sovrani che, nel corso della tempo, avevano regnato rendendo grande Napoli. L’obiettivo dei Borbone era quindi quello d’inserirsi nel solco tracciato da questi re del passato e portare alle estreme conseguenze il loro progetto, ovvero rendere il Regno di Napoli una compagine ricca e fiorente a livello politico e non solo.
Lo stato borbonico, nonostante i suoi limiti e contraddizioni fu, di fatto, la concretizzazione di quell’ideale. La crescita d’importanza e prestigio di Napoli, tra il XVIII e il XIX secolo, fu evidentissima. Dopo Londra e Parigi la capitale borbonica fu la terza città più grande ed importante dell’Europa dell’epoca.
Alla sommità dello stemma dei Borbone delle Due Sicilie domina la Corona Reale con la croce cristiana, a testimonianza non solo della profondissima fede dei re duosiciliani, ma anche del fatto che essi governavano come legittimi sovrani, collocati sul loro trono per volontà e grazia divina. L’emblema, inoltre, è arricchito dai corollari degli Ordini Cavallereschi sui quali i Borbone detengono autorità.
Segue una legenda dove sono riportati, nel dettaglio, tutte le componenti che caratterizzano lo stemma della casata reale dei Borbone delle Due Sicilie.
Legenda:
1. Farnese
2. Asburgo
3. Borgogna (antica)
4. Castiglia e León
5. Aragona
6. Aragona-Regno di Sicilia (Svevi-Aragonesi)
7. Medici
8. Portogallo
9. Austria
10. Borbone-Angiò (moderno)
11. Borgogna (moderna)
12. Austria
13. Borgogna (antica)
14. Farnese
15. Borgogna (antica)
16. Fiandre
17. Tirolo
18. Brabante
19. Angiò (antico)
20. Regno di Gerusalemme
21. Granada
22. Ordine dello Spirito Santo
23. Real Ordine di San Gennaro
24. Reale e Distinto Ordine Spagnolo di Carlo III
25. Real Ordine di San Ferdinando e del merito
26. Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio
27. Ordine del Toson d’Oro