A Napoli la cazzimma è una dote naturale: ce la insegnano fin da piccoli, ci scorre nelle vene, la tramandiamo di generazione in generazione come un prodotto tipico, al pari di pizza e mozzarella.
Anche il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis invita costantemente i suoi calciatori a “cacciare la cazzimma”. E perfino l’Accademia della Crusca se n’è occupata dandone una definizione: “Cazzimma è un’espressione napoletana, diffusa soprattutto nel lessico giovanile campano e utilizzata, secondo il Dizionario storico dei gerghi italiani di Ernesto Ferrero, per indicare un insieme e un intreccio di atteggiamenti negativi: “autorità, malvagità, avarizia, pignoleria, grettezza”.
Arriva così il primo gioiello a’ cazzimma: il braccialetto Kazzimma realizzato da Kirò di Giuseppe Botta, artigiano orafo di Napoli. Il bijoux – in versione per lui e per lei, con aggiunta di brillantini – ha un’inconfondibile scritta in stampatello. Un inno al carattere vulcanico dei partenopei, una celebrazione della grinta naturale dei napoletani e, soprattutto, un omaggio alla nostra intramontabile voglia di vivere.