Gigolò napoletano per preti: “Mi pagavano con i soldi dei fedeli. Chiedevano di fare…”


Emergono nuove scioccanti rivelazioni raccontate nel libro “Il numero uno-confessioni di un marchettaro” di Francesco Mangiacapra, l’escort “più pagato di Napoli e dintorni“.

Come riporta ilcorrieredelmezzogiorno.it, l’avvocato-escort napoletano racconta che “Il giorno preferito dai preti per gli incontri è di solito il lunedì. Sinceramente non ho mai ben capito il vero motivo, forse perché è un giorno meno impegnativo essendo immediatamente successivo alla domenica, oppure perché è il più distante dal giorno del Signore e hanno più tempo per smaltire i peccati…”.

Stasera alle 18 verrà presentato il volume alla Feltrinelli di piazza dei Martiri, un atto sicuramente pubblicitario il suo, ma che cavalca l’onda degli ultimi scandali che hanno coinvolto i preti e la Curia di Napoli. I suoi racconti non riguardano solo gli incontri con i sacerdoti, ma il capitolo sui preti gay è sicuramente quello che ha scioccato di più. Il gigolò più desiderato di Napoli, però, non fa nomi dei prelati coinvolti, ma emergono particolari scabrosi data la situazione: come l’uomo che vuole mangiare crackers sbriciolati sui piedi del gigolò, o quello che indossa un pannolino.

Don G. è stato un grande promotore del mio lavoro – continua nel libro – perché ha dato il mio numero ad altri preti. Si riuniscono in comitive, molti di loro sono fidanzati da anni, si aiutano, è una vera e propria lobby gay. Si confrontano e spesso litigano tra loro per invidia. Esiste una chat, si chiama Venerabilis (quella poi finita nell’inchiesta sul sacerdote di Monte di Dio, ndr) dove i preti fanno incontri anche last minute nei bagni pubblici“.

E poi parla di “Don Euro”, “un sacerdote del nord che ho denunciato perché veniva qui a spendere tutte le offerte dei fedeli e ingannava giovani disoccupati napoletani, promettendo lavoro in cambio di sesso. Del suo caso se ne occuparono Le Iene qualche anno fa, poi è stato arrestato proprio in seguito alle mie denunce. Sono contento che una sua fedele mi abbia scritto: “Sono una cattolica praticante. Grazie a te ho evitato di far battezzare la mia bambina da quel lurido porco”“.

Mangiacapra giura, però, di non esser mai stato con minorenni. Infatti un frate francescano gli avrebbe proposto di contattare ragazzi adolescenti: “Minacciai di denunciarlo, mi cancellò dai contatti Facebook e finì in ospedale con la tachicardia“.


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