D’Alessio plagia “Io sono napoletano”, la poesia diventata virale. Ecco i pezzi ‘copiati’
Mar 24, 2017 - Redazione
Nuove polemiche intorno a Gigi d’Alessio, stavolta in relazione al suo monologo d’apertura, messo in scena nella prima puntata di Made in Sud.
Il testo interpretato dal cantante, “Io sono fortunato di essere napoletano” è stato associato, con potenziale accusa di plagio, ad “Io sono napoletano”, una bellissima poesia di Raffaele Moccia. Quest’ultimo, infatti, ha diffidato la Rai, come spiegato a Il Mattino: “Il monologo di Gigi D’Alessio non è la mia poesia, ma ne riprende la struttura e intere strofe, certamente, ma non è Io sono napoletano. Prendiamo le distanze dalla trasmissione che conteneva quel monologo e dall’emittente che ha permesso l’esecuzione del monologo. Era facilissimo trovare l’autore di quella poesia. A tutela dello spirito della poesia, tenteremo un’azione, prima con diffida, poi non escludiamo un’azione legale, nei confronti della Rai”.
Ascoltando le due versioni, abbiamo individuato tre pezzi potenzialmente incriminati. Il testo non è perfettamente identico, ma si capisce che D’Alessio ne ha tratto spunto:
– Originale: “Io sono napoletano e vivo una città che ha fatto dell’accoglienza e della tolleranza la cifra della sua riconoscibilità”.
– D’Alessio: Ho la fortuna di essere napoletano, perchè Napoli tutti i giorni si bacia con il mare e sa bene, perchè siamo accoglienza e tolleranza”.
– Originale: “Io sono napoletano e vivo in una città che ha inventato “il sospeso” , il caffè pagato all’estraneo che mai conoscerai, perchè nessuno si senta mai così povero da non potersi permettere un caffè”.
– D’Alessio: “Napoli ha inventato il sospeso, il caffè pagato per chi non se lo può permettere. Nessuno può sentirsi così povero da non poter bere un caffè”.
– Originale: “Io sono napoletano e abito una città nata dal corpo di una sirena, morta di dolore per non essere riuscita a sedurre Ulisse”.
– D’Alessio: “Ho la fortuna di essere napoletano perchè è l’unica città del mondo nata dal dolore di una Sirena che si era innamorata di Ulisse”.
– Originale: “Io sono napoletano e appartengo alla cultura più antica d’europa, quella cultura che ci permetteva di parlare greco quando tutti parlavano latino”.
– D’Alessio: “Senti questo articolo, è greco, e quando a Napoli si parlava il greco, in tutte le altre città si parlava latino”.
QUI il video del monologo.