La crisi colpisce davvero tutti, anche locali storici purtroppo sono costretti a chiudere. E’ quanto ha deciso la pasticceria Bellavia, che chiude la sede del Vomero dopo oltre mezzo secolo.
“Non c’è altra possibilità, – ha spiegato Luca Bellavia al corrieredelmezzogiorno – sono scelte di mercato che comunque ci costringono a fare“. Il motivo starebbe nel costo dell’affitto, troppo alto secondo i proprietari. “Il 16 aprile scade il contratto – racconta – e il proprietario ha alzato il prezzo a quindicimila euro. Raddoppiato rispetto a quello che abbiamo pagato fino ad ora. Per me e i miei fratelli non è più sostenibile restare lì. Già con la pedonalizzazione abbiamo subito un grave colpo, e adesso arrivano questi canoni fuori dal mercato“.
Luca Bellavia lavora già da tre anni a Milano e sta pensando di trasferire lì l’attività di Napoli: “Qui, la sede del nostro negozio è a pochi passi dal Duomo. Paghiamo quindicimila euro di fitto al mese. Ma è un prezzo giustificato per il luogo. Lavoriamo tutti i giorni e siamo nel cuore della metropoli. A Napoli, invece, si lavora solo il sabato e la domenica. I tempi sono cambiati. La gente se ne accorge, i proprietari dei negozi no”.
“Credo che questa fuga rappresenti un enorme impoverimento per la città. – conclude – Una volta avevamo novantacinque dipendenti. Ne sono rimasti diciassette“.