Napoli – E’ terminato oggi il braccio di ferro fra le assemblee dei lavoratori dell’EAV e l’amministratore Umberto De Gregorio sulla domenica di Pasqua. Di fronte al rifiuto dei lavoratori a lavorare domenica 16 aprile, il dirigente aveva concordato insieme ai sindacati una bonus di 230 euro per i macchinisti che avessero viaggiato il pomeriggio del giorno festivo, ma le assemblee hanno rifiutato nonostante la sostanziosa cifra.
“Purtroppo, i dipendenti dell’Eav non hanno ancora capito che gli sforzi che si stanno facendo per salvare l’azienda e offrire un trasporto pubblico efficiente ai campani passa anche e soprattutto attraverso la piena collaborazione tra tutte le parti in causa”. Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, per il quale “il rifiuto a garantire il servizio nel pomeriggio di Pasqua dietro il pagamento di 230 euro è inaccettabile, soprattutto in un periodo in cui, per guadagnare una somma del genere, ci sarebbero migliaia di persone disposte a lavorare anche per due o tre giorni”
“A questo punto non sarebbero accettabili proteste per chiedere aumenti degli stipendi perché rifiutare una somma del genere in cambio di poche ore di lavoro significa che quel che si riceve ogni mese basta e avanza per le proprie esigenze e non c’è necessità di aggiungere altri redditi extra” ha continuato Borrelli che ha proposto al presidente dell’Eav, De Gregorio, di “verificare se ci sono le condizioni per assumere personale con contratti atipici per coprire i giorni in cui i dipendenti non vogliono garantire il servizio”.
L’Eav ha rassicurato sulla presenza di bus sostitutivi per Sorrento e le principali mete della Circumvesuviana, ma paralizzare completamente la circolazione ferroviaria in un giorno festivo resta un grave colpo: in tanti sono i turisti che verranno a Napoli approfittando delle vacanze pasquali e bisognerebbe garantire loro trasporti efficienti principalmente in queste giornate “complicate”.