Napoli – Le telecamere hanno incastrato tre uomini responsabili di un agguato a Scampia. Parliamo, precisamente, dei fatti di cronaca avvenuti a Rione Don Guanella il 19 settembre del 2016: alcuni uomini armati avevano aperto il fuoco contro Giuseppe Telese, ma la madre, Amalia Sepe, si era frapposta fra il figlio ed i colpi tenendo ancora il nipotino in braccio. Soltanto feriti i due adulti mentre è uscito miracolosamente illeso il neonato.
Oggi i carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna hanno arrestato tre persone, appartenenti, probabilmente al clan Ciccarelli di Caivano, per i tre tentati omicidi. Fra i reati contestati anche detenzione e porto illegale di arma da guerra, il tutto con l’aggravante delle finalità mafiose. E’ stato proprio il video ad incastrare uno dei tre uomini: è stato inquadrato mentre, armato di pistola, minacciava clienti e titolari di un bar prima dell’agguato.
Con i tre arresti i carabinieri sono riusciti anche a ricostruire la vicenda ed il movente dietro l’attacco. Il gruppo di fuoco avrebbe agito di propria iniziativa, senza l’approvazione del boss, per difendere l’onore di una donna del clan. I criminali avrebbero dovuto uccidere Telese in quanto unico rappresentante maschile della famiglia da punire. Non avendo autorizzato l’azione il boss ha successivamente cercato di punire l’esecutore della sparatoria con un altro agguato fallimentare, culminato in una nuova accusa di tentato omicidio.