Sgarbi spiega a modo suo le disuguaglianze tra Nord e Sud dell’Italia, un attacco in piena regola allo Stato e alle istituzioni.
“Ecco cos’è la mafia: è lo Stato che non garantisce l’uguaglianza tra una città e l’altra nei servizi che dà soprattutto in materie essenziali come Sanità, scuola e Università“, ha dichiarato in un video sulla sua pagina Facebook.
“Lo Stato non garantisce tutto questo, – ha continuato il critico d’arte – mi inquieta perché riflettendo su quello che dovremmo fare per l’Italia, nel Meridione che ha un patrimonio artistico più esteso di quello del Nord dovremmo avere la massima ricchezza e invece abbiamo Bagnoli, l’Ilva, abbiamo la distruzione delle coste, inquinamento dei paesaggi, ovunque sentiamo che il sud è punito, è dominato da una potenza negativa che lo sceglie come luogo dove si manifestano le forze oscure che non è la mafia ma lo Stato. Se uno nasce a Reggio Emilia ha più diritti di chi nasce a Reggio Calabria”.
“Tutto ciò che tocca il meridione è decadenza, miseria, paura, insufficienza che è assenza dello Stato dove si intromette la mafia“, ha continuato Sgarbi.
Poi si è espresso sulla polemica Napoli e sindaco di Cantù che la definì “Fogna”: “Napoli è vero che è sporca ma è perché è governata male. La regione non mette un po’ di ordine in un luogo dove è stato tra i più grandi della storia. Lo Stato deve essere presente, attraverso i servizi che deve garantire per le tasse che paghiamo, attraverso una vera uguaglianza tra nord e sud“.