Iniziamo questo articolo con l’informarvi che “Non è un gioco perché i giochi sono altri”. È un qualcosa di orribile, di pericoloso, che negli ultimi tempi ha preso sempre più piede tra i giovani. È sconvolgente ma abbiamo l’obbligo di raccontare per fermare questa usanza macabra che si sta pian piano sviluppando. In Italia un solo caso, quello di un ragazzino di 15 anni che a Livorno in una giornata come le altre alle 7.30 del mattino è salito al 26° piano di un palazzo per poi lanciarsi nel vuoto e morire.
È la “Blue Whale” la “balena azzurra”, un’usanza macabra che convince gli adolescenti a seguire le regole di un rituale psicologico pensato per diffondersi in rete, strutturato per indurre la mente dei ragazzi a una depressione profonda e convincerli che l’unica soluzione è suicidarsi lanciandosi nel vuoto.
Il tutto è iniziato in Russia come ha raccontato in un lungo e intenso reportage Matteo Viviani, giornalista del programma Le Iene. In Russia ha portato al suicidio 157 adolescenti. Ma la cosa ancora più sconvolgente è che mentre questi ragazzi si suicidano si fanno filmare.
Nel servizio de Le Iene, si raccontano le storie di Angelina e Diana, a farlo sono le loro madri, donne ormai distrutte dal dolore perché per colpa di questa usanza hanno perso le loro figlie, due ragazze splendide. Una delle regole di questo orribile rito è che tutto deve essere fatto in maniera normale senza far capire ai genitori che si sta per fare la scelta di suicidarsi.
Il tutto è gestito dai cosiddetti “curatori” che reclutano adolescenti sui social per condurli al suicidio. Una delle testimonianze racconta che ad un certo punto sua figlia disegnava delle balene. Le balene comparivano anche sui profili dei loro social network. La scelta della balena azzurra è ben spiegata perché questo animale sceglie di suicidarsi arenandosi sulle spiagge.
Uno dei creatori, intanto, è stato arrestato e alle autorità ha riferito di essere felice di aver ucciso quei ragazzi, che secondo lui sarebbero stati degli scarti della società.
In Russia viene definita una guerra contro i bambini. Politici, istituzioni, tutti fanno lotta a questa usanza. I ragazzi che aderiscono a “Blue Whale” scelgono di seguire 50 regole, una al giorno, perché i giorni che restano da vivere sono proprio 50. Quello che vogliamo suggerire ai genitori è di stare molto attenti ai loro figli. Fermiamo questa orribile usanza. Ai ragazzi invece diciamo di non seguite le assurdità che propongono i social e non solo, non seguite la “Blue Whale”. La vita ha un valore importantissimo le “Ca..ate” No. Scegliete la “Vita”.
Il video del servizio de Le Iene – ATTENZIONE IMMAGINI FORTI