Dalla vendita di droga tra i rioni e i vicoli di Napoli a quella di elettrodomestici porta a porta fra le strade di Glogow. Aveva scelto la Polonia Antonio Cella per rifarsi una vita e sfuggire alla condanna di 10 anni e 11 mesi comminatagli dal Tribunale del capoluogo campano nel 2015. Il cambio d’identità, una moglie e persino una figlia di 4 anni, però, non gli sono bastati per lasciarsi totalmente dietro il passato, con cui da ieri sta già facendo i conti.
Accusato di essere un affiliato ai clan di camorra dei Contini del Vasto e dei De Tommaso di Forcella, il 45enne narcotrafficante sei anni fa decise di dare una svolta alla sua vita e di cercare nell’Europa dell’Est quella tranquillità e quella stabilità familiare mai raggiunte in Italia. A scoprire tutto sono stati i carabinieri che hanno effettuato il blitz insieme alle Police Central Bureau polacca.
Ci stava anche riuscendo, visto il matrimonio con una donna polacca, totalmente all’oscuro del passato criminale del marito, e la nascita di una figlioletta, di ormai quattro anni. A mandare all’aria i suoi piani, però, un’irruzione di primo mattino delle forze dell’ordine di stanza al confine con la Germania avvenuta ieri e che lo ha consegnato alla giustizia italiana, presso la quale dovrà scontare la pena inflittagli in via definitiva due anni fa.