La scena di sesso orale, avvenuta a Piazza San Domenico a Napoli, ha fatto il giro del web in pochissime ore, scatenando l’ira e lo sdegno della maggior parte dei naviganti. Qualche giorno dopo, a quell’episodio se n’è aggiunto un altro: un rapporto completo avvenuto sul Lungomare, anche in questo caso facile presa di uno smartphone che lo ha poi diffuso su tutti i social.
Qualcuno ha azzardato a puntare il dito contro Napoli, utilizzando i due casi come emblema del degrado sociale della città. In realtà, e non per giustificare il capoluogo campano, questo genere di eventi stanno avvenendo in tutta Italia.
A inizio giugno è successo a Milano, all’aeroporto di Linate: un uomo ha praticato sesso orale a una donna praticamente nuda. Atti osceni in un luogo pubblico, all’aperto e alla luce del sole, un caso forse anche più grave di quelli avvenuti a Napoli (sempre che esista una scala di gravità della vergogna).
Anche Roma protagonista di atti osceni. Prima una coppia ha fatto sesso in pieno giorno a ridosso dei Fori Imperiali, una delle aree archeologiche della Capitale che tutto il mondo ci invidia, poi un’altra ha replicato l’atto in zona Stazione Termini, adagiata su un accampamento arrangiato immerso nell’immondizia.
Anche a Firenze una coppia ha dato “spettacolo” qualche anno fa, su una panchina nei pressi del Ponte Vecchio.
Nessuna grande città, quindi, è rimasta indenne alle “luci rosse” accese da esibizionisti in preda ad impulsi animaleschi.
Che si spengano subito le solite polemiche faziose su Napoli: è l’intera società ad aver perso il senso della misura e del pudore.