Il prezioso pianoforte a cristallo del Conservatorio di San Pietro a Majella è tornato all’antico splendore: dopo mesi di interventi costati 50mila euro, finanziati dalla Regione Campania e eseguiti dai tecnici di un’azienda specializzata nel milanese, ora è di nuovo nel Museo napoletano. Insieme al piano c’è anche una cassa-spinetta del Settecento.
Il piano era stato ritrovato durante i lavori di ampliamento del museo: risalente alla metà dell’Ottocento, discende dal modello della cosiddetta glassharmonica, che suscitò l’interesse di Mozart in primis, di Strauss, Berlioz e Beethoven. Faceva parte della collezione Del Balzo e ha una meccanica molto particolare con due xilofoni rovesciati e 25 lamine di cristallo ciascuno.