L’europarlamentare Fulvio Martusciello ha fatto visita in carcere a Domenico Diele, l’attore romano di 1993 che ha investito e ucciso Ilaria Dilillo in un incidente stradale nel salernitano guidando sotto l’effetto di droghe. Diele è in cella ormai da 8 giorni, nonostante siano stati disposti gli arresti domiciliari: manca il braccialetto elettronico per scarcerarlo e fargli scontare la misura cautelare nell’abitazione a Roma della nonna.
“Devo pagare i miei errori. Ne ho commessi. Ma il giudice ha deciso di mandarmi agli arresti domiciliari, otto giorni fa. Non posso andarci, mi spiegano, finché non arriva questo anello con un microchip che ti mettono addosso. È vero che non se ne trovano, che ce ne sono così pochi?”, ha domandato l’artista a Martusciello nel racconto riportato dal quotidiano La Repubblica.
E ancora Diele parla della sua tossicodipendenza e dell’incidente:“Quando sto al buio, in cella, risento la scena dell’impatto. Continuamente mi tormenta il fatto che su quell’autostrada, dov’era tutto scuro, io non ho visto quella donna”.
Ai ragazzi che usano droghe come lui, Diele dice: “Non fate come me. Non pensate che la droga sia una cosa da niente. Anche se io so che l’incidente maledetto non è successo per quello”.