Paolo Villaggio, odio – amore per il Sud: “Napoli monnezza e cultura borbonica piaga di tutta l’Italia”
Lug 03, 2017 - Claudia Ausilio
Oggi se n’è andato un pezzo di storia della Tv italiana, è scomparso Paolo Villaggio e con lui anche il ragionier Fantozzi, mito di molte generazioni.
“Io sono ligure ma ho tre quarti di sangue siciliano. Chi è del Sud è intelligente“, diceva in un’intervista qualche anno fa. Infatti nelle vene dell’attore, scomparso oggi all’età di 84 anni, scorreva sangue meridionale, il padre Ettore Villaggio si trasferì a Genova per lavoro.
Ma ciò non bastava, Villaggio con il Sud ha sempre avuto un rapporto di odio e amore: da un lato lo ammirava ma dall’altro criticava la sua gente e la sua cultura.
Nel 2012 a Cosenza, in occasione del Festival delle Serre di Cerisano, intervistato da una testata giornalistica locale disse: “Napoli oggi è il risultato di una politica che l’ha portata a essere da città splendida a una delle più degradate d’Europa. Il Sud è terribile. Ed è spaventoso come la cultura del voto di scambio, alimentata in tutti questi anni, lo abbia rovinato in questo modo. Come avete fatto?…. La corruzione è cresciuta indisturbata. Mi è bastato vedere, appena arrivato in Calabria, il vostro litorale rovinato da costruzioni abbandonate, decadenti, obbrobriose. Ma perché… perché?”. Ma nelle sue parole più che altro, leggiamo una sorta di dolore per come veniva e viene trattato il meridione d’Italia, a partire dalle amministrazioni locali.
Un anno prima, però, intervistato da SkyTg24, a proposito dell’alluvione di Genova, Villaggio criticò il Sud: “Sono colpito ma anche vaghissimamente indignato perché i liguri hanno la presunzione di essere una cultura anglosassone diversa dalla cultura sudista borbonica che è forse la piaga di tutta l’Italia“.
E ancora, in un’intervista del gennaio 2013, rilasciata ad un’emettitente genovese, disse elogiando la sua città natale: “Mentre Roma e la ‘monnezza’ di Napoli mi dice ‘uh, uè, che piacere…’, a Genova tutti sono affettuosi ed educati, e dicono ‘scusi se la disturbo… tanti auguri’“.
Villaggio però è anche il protagonista di ‘Io Speriamo che me la cavo‘, il film del 1992 diretto da Lina Wertmüller, dove interpreta un professore che dà a dei bambini napoletani lezioni di vita.
Ecco il video (dal minuto 4.00 circa)
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