Fortuna Loffredo, la madre: “L’ergastolo lo sconto io, il vero colpevole è…”
Lug 08, 2017 - Redazione
Una vita intera dietro le sbarre per ripensare, chissà, al terribile omicidio di Fortuna Loffredo, bimba di 6 anni abusata e poi gettata dall’ottavo piano di uno stabile del Parco Verde di Caivano il 24 giugno 2014. Questa la sentenza del Tribunale di Napoli comminata ieri ai danni di Raimondo Caputo. Dieci anni, invece, inflitti – per non aver impedito le violenze sessuali – alla compagna Marianna Fabozzi. Una giustizia puntuale e perentoria, ma assolutamente non consolatrice, però. Anzi, “è una parola che ora mi innervosisce, che sa di beffa. Quello che per me sarebbe stato giusto non lo avrò mai più: la mia bambina”.
Non è un giorno felice quello che registra le primissime dichiarazioni post processo di Mimma Guardato, la madre della piccola Fortuna. Nessuno lo è più da quella tragica estate di tre anni fa, per tutta la sua famiglia. “Sono io – asserisce con voce fredda la signora Guardato – che sconto un ergastolo. E senza aver commesso nessun reato. Ma la morte così brutale di mia figlia, una bimba di sei anni, per una mamma è una pena pesante come una montagna. Che ti uccide dentro. Ogni giorno. Lentamente. Quello che ha avuto quello là, condannato a vita, è una passeggiata. La mia condanna è una via Crucis che non finirà mai“.
Anche perché per la mamma di Fortuna Loffredo – come rivelato in un’intervista rilasciata a Il Mattino – non si è fatta giustizia fino in fondo: “Sono convinta che la vera colpevole sia Marianna Fabozzi. Sono convinta al cento per cento che abbia ucciso non solo mia figlia, ma anche quel povero bambino, Antonio Giglio, l’ultimo dei sui figli. È lei che ha manovrato il suo convivente: tutti gli uomini che subiscono la forte personalità della loro donna si piegano e fanno di tutto. Arrivano anche a uccidere un’anima innocente. Poi quando si trovano di fronte al fatto compiuto è troppo tardi per tirarsi indietro. Allora nessuno ti crede più, soprattutto in un’aula di tribunale. Insieme hanno ucciso Chicca, ma solo uno ha pagato il giusto“.